La Majenca di Dolina

La prima domenica di maggio di ogni anno, San Dorligo della Valle-Dolina si anima per una festa di primavera che si trasmette di generazione in generazione. E' la Majenca (si pronuncia màienza), spesso oggetto di studio per significato e importanza.
Si tratta, infatti, di una festa ma anche di una particolarità etnografica in quanto da annoverare fra le tradizioni più antiche che di anno in anno caratterizzano la vita degli sloveni nella provincia di Trieste.
Dopo che i giovani di Prebenico, Bagnoli, Sant' Antonio, San Giuseppe e Grozzana hanno issato - nella notte fra il 30 aprile ed il 1 maggio - gli alberi del maj nei propri paesi, festeggiando così l'avvento del mese più bello dell'anno, la Majenca di Dolina bussa incessantemente alle porte. In quasi una settimana si susseguono le più diverse manifestazioni e iniziative: dalla mostra dei vini a quella sui prodotti artigianali, dai chioschi enogastronomici ai concerti. Immancabile la presentazione dell'olio che da queste parti è ormai un prodotto di qualità superiore.
Legata agli antichi riti pagani della fertilità, la Majenca viene organizzata anche in altri paesi del circondario sloveno, ma quella di Dolina è senz'altro la più celebre e rinomata. Il suo albero è il più alto e imponente: un tronco di abete con in cima in rami di ciliegio sotto al quale si svolge il ballo che richiama i giovani da tutti i paesi dei dintorni.
Chi vi partecipa assistito dal bel tempo ritiene che non ci sia niente di più piacevole di una allegra e spensierata Majenca, alla quale, attraverso il fresco candore dei fiori di ippocastano e l’inebriante profumo delle acacie fiorenti, sorride un cielo cristallino e un clima sereno.